Messina come Londra e Dubai: Il ponte sullo stretto e le ruote panoramiche
Michele Limosani
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London eye, ‘l’occhio di Londra’, è la ruota panoramica più alta d’Europa (135 m). Situata sulla riva sud del Tamigi costituisce il più alto punto di osservazione della città ed è diventata una delle attrazioni a pagamento più popolari del Regno Unito. Con i suoi 4 milioni di visitatori all’anno -il British Musuem, la struttura più visitata nel Regno Unito, ha registrato nel 2017 circa sei milioni di visitatori- ed a un prezzo medio di 30 euro a biglietto, London eye fattura, sono stime approssimative per difetto, circa 120 milioni di euro l’anno.
Dubai, dall’altra parte del globo, ha realizzato la ruota panoramica più grande al mondo the Ain Dubai ‘l’occhio di Dubai’ alta 250 metri che aprirà ufficialmente in occasione dell’inaugurazione di Expo Dubai nel 2020. La ruota si staglia sulla splendida isola di Bluewaters – spettacolare quartiere residenziale, commerciale e turistico affacciato sullo skyline cittadino in cui insistono boutique, hotel a cinque stelle, resort di lusso, Madame Tussauds Dubai, un souk, ristoranti all’aperto e tanti negozi. Per una città che punta a diventare la metropoli del turismo entro il 2025 la ruota costituisce una delle più importanti strutture di richiamo.
Alla luce del modello imprenditoriale di successo delle ruote panoramiche non sorprende l’intuizione di un “Gruppo di Studio” di Torino (Gruppo di Studio NonSoloPonte – www.nonsoloponte.it – ) che ha pensato di valorizzare il ponte sullo stretto anche sotto il profilo turistico. Sì proprio il ponte. Come è noto, il progetto prevede un impalcato sospeso con tiranti verticali agganciati a dei cavi portanti tenuti in tensione dalle due torri. Cavi portanti sui quali è attualmente previsto lo scorrimento di un carrello per il controllo e la stessa manutenzione dei cavi. Ecco l’idea geniale!!! Perché non fare scorrere sui cavi cabine di vetro che a velocità lenta attraversano il ponte e offrono allo spettatore un panorama unico e straordinario sulla “rotta di Ulisse” nella terra di “Scilla e Cariddi”? Secondo il Gruppo che ha condotto lo studio, il progetto della cabinovia è realizzabile con modifiche molto contenute al progetto esecutivo esistente.
Le due torri poi, opportunamente attrezzate e riqualificate, potrebbero ospitare ascensori panoramici e terrazzamenti a vari livelli fruibili non solo per le potenzialità panoramiche, ma anche per l’allocazione di istallazioni destinabili a connesse attività turistico/commerciali, di intrattenimento e di controllo.