Ricerca

 Ricerca

Il tema della ricerca è una costante che riscontro nei dialoghi con i colleghi che sto incontrando in questi
giorni. La valorizzazione della qualità della produzione scientifica – nella mia visione di Università – dovrà
essere un punto fermo per il futuro governo di Ateneo: sarà necessario in particolare

  • premiare il merito,
  • promuovere le sinergie tra i diversi centri di ricerca,
  • accrescere significativamente la quota di finanziamenti esterni,
  • garantire infrastrutture di ricerca comuni e una gestione integrata dei laboratori.
    I settori di ricerca più deboli e della ricerca di base non devono rappresentare un freno, occorre bensì
    assicurare loro risorse economiche e assegnare via prioritaria nel reclutamento. Parallelamente, vanno
    introdotti meccanismi premiali per i Dipartimenti più produttivi.
    È fondamentale, inoltre, in piena sinergia con i Dipartimenti, adottare un Piano triennale della Ricerca che
    definisca il fabbisogno di personale. Per decidere sulle relative proposte di chiamata e sull’ordine di priorità
    da assegnare loro, i Dipartimenti dovranno conoscere in anticipo la propria assegnazione di punti organico
    e la distribuzione tra le varie tipologie di chiamata, unitamente a criteri e indirizzi politici chiari e
    incontrovertibili da parte degli organi di governo.
    Le priorità stabilite dai Dipartimenti saranno rispettate e i SSD saranno coinvolti.
    Insieme ad altri enti di ricerca che operano nel territorio, andranno individuate le linee strategiche di
    sviluppo sulle quali attrarre risorse umane e finanziarie, creare attività di ricerca di eccellenza tali da
    rendere riconoscibile la nostra Università a livello nazionale e internazionale.
    Un Ateneo al passo con i tempi, inoltre, non può limitarsi a trasferire conoscenza, ma deve fornire al
    territorio modelli interpretativi del contesto globale, cooperare con gli stakeholder che operano in città,
    condividerà con le forze produttive progettualità per la crescita e lo sviluppo di un’area la cui centralità è
    stata spesso sacrificata tra ignavia, pigrizia, insipienza e convenienza.

Michele Limosani

Articoli correlati